Arriva l’autunno e con esso il tempo di riordinare la scrivania. Tra i tanti progetti completati, i tantissimi in corso e le idee ancora abbozzate, ho ritrovato il racconto che avevo presentato in occasione dell’evento il Circolo degli Incanti. Indeciso su come e dove archiviarlo, ho chiesto l’opinione dei miei amici nella vita reale e in quella “social”; l’autunno è una stagione un po’ strana, le foglie cominciano a colorarsi di mille nuovi diversi colori, mentre i miei capelli mi ricordano il tempo che passa, scandendone gli attimi cadendo. Non credevo che qualcuno avrebbe risposto veramente all’appello. E invece, ancora una volta, sono rimasto piacevolmente stupito; tutti mi hanno spronato a non lasciare il racconto chiuso nel cassetto, nonostante molti non avessero avuto l’occasione di ascoltarlo in occasione dell’evento. Praticamente sulla fiducia. Non sapendo dove pubblicarlo, ho pensato che il blog fosse il luogo più adatto.
Questa breve prosa, infatti, vuole anche in parte rispondere alla domanda che talvolta mi viene posta: che tipo di gioco di ruolo fai?
Ecco, questo è ciò che, per ora, si avvicina di più a cosa intendo, con tutti i limiti che una prosa può avere nei confronti di uno strumento molto più potente a livello espressivo come può essere il gioco di ruolo.
Buona lettura e, se vi va di commentare poco più sotto, siete benvenuti.
Di ritorno da Un assaggio di Skyrim, è il momento di raccontare l’esperienza vissuta e gettare le basi per le future ballate dei nostri stonati bardi.
L’allestimento della taverna è stato qualcosa di cui essere giustamente fieri: pur con risorse ridotte, l’ambiente ha offerto il massimo di atmosfera, specialmente alla luce delle molte candele. Soprattutto se si considera che il luogo è stato effettivamente utilizzato per cucinare i piatti serviti durante il pasto, e quindi era necessario mantenere sul posto la piena funzionalità di una moderna cucina.
Inoltre, l’ambiente era ricco di quei piccoli dettagli che un appassionato di Skyrim riconosce con piacere negli interni delle case e di altri edifici del gioco: dalle stoviglie, alla frutta, alle bacche di snowberry. Qualche immagine del nostro lavoro scenografico si può vedere qui: quelle più luminose sono state prese durante la preparazione delle pietanze, mentre quelle a lume di candela si riferiscono alla sessione di gioco di ruolo pomeridiana.
Le sole immagini, tuttavia, non rendono completamente giustizia al lavoro compiuto, perchè mancano due aspetti determinanti che le fotografie non possono catturare.
In primo luogo, gli aromi nell’aria: l’odore delle candele, la mescolanza di spezie, i profumi dei cibi e delle bevande (vino, birra, idromele classico e speziato secondo la ricetta segreta Black-Briar, che la Gilda dei Ladri di Riften ha trafugato per noi) si sono combinati agli arredi rendendo il locale vivido, piacevole, accogliente… in una parola, vero.
Suggerita forse dalle nevicate dell’ultimo periodo, nel Cristallo dell’Aleph è nata l’ispirazione di giocare qualcosa di epico: un’esperienza che soddisfacesse i sensi e la fame di avventura, e che potesse essere ricordata piacevolmente davanti ad un bel fuoco e cantata dai nostri (stonati) bardi nei tempi a venire.
A partire da questi ingredienti, una ricetta è balzata subito alla mente: una giornata a tema ambientata nelle fredde terre settentrionali di Tamriel, così come appaiono nell’apprezzatissimo gioco “The Elder Scrolls V – Skyrim“. Portata principale, naturalmente, una bella sessione di gioco di ruolo in giro per le rovine innevate, da Markarth a Riften.
Ma occorreva qualcosa in più. Per citare le parole del Gourmet, misterioso chef nascosto nei recessi di Skyrim, “per rendere questa ricetta davvero magnifica occorre l’immaginazione di un cuoco veramente ispirato. Possedete voi questo dono?”
Ecco così, in risposta a questa domanda, nascere un piatto succulento che abbiamo chiamato “Un Assaggio di Skyrim”: un evento fortemente immersivo in cui gli avventurieri del Laboratorio esploreranno sì le nove Fortezze, ma solo dopo un vero pranzo a base di ricette Nord tradizionali consumato alla luce della viva fiamma in una tipica taverna di Skyrim!
“Un Assaggio di Skyrim”, nella forma di un evento privato ad invito, si svolgerà nella giornata di Sundas, 1 First Seed (Domenica 1 marzo).
Il Laboratorio è già al lavoro per ricreare il più fedelmente possibile, pur nella limitatezza dei mezzi disponibili, una taverna di Skyrim: le locande “Bannered Mare” di Whiterun e “Winking Skeever” di Solitude saranno le principali fonti di ispirazione.
Il risultato dell’allestimento offrirà agli avventori arredi in legno, arazzi, numerose candele, stoviglie di terracotta, mazzi di erbe appesi ad essiccare, bardi dal Collegio di Solitude e persino una “taverniera” molto brava a preparare i dolci…
Il pranzo seguirà le tradizioni della terra di Taols, offrendo un menù degno dello stesso Gourmet.
Primi piatti
Fonduta di Elsweyr (per i soli avventori khajiit)
Stufato di cavoli e patate
Secondi piatti
Stufato di selvaggina
Contorni
Porri grigliati
Formaggio Eidar
Dolci
Sweetroll (non disponibile in caso di furto; gli aspiranti ladri si intendono avvertiti che la taverniera, essendo anche una Fanciulla degli Scudi, pianterà loro una freccia nel ginocchio senza preavviso)
Bevande
Idromele Black-Briar
Pozioni assortite, in appropriati flaconi alchemici
Acqua di fonte
Al termine del pasto e delle libagioni, gli avventurieri partiranno direttamente dalla taverna per una sessione di gioco di ruolo interpretativo al tavolo: durerà 3 ore circa e utilizzerà le regole di “World of Wonders”, un gioco di ruolo sviluppato storicamente all’interno del Laboratorio e in grado di rappresentare ogni tipo di personaggio.
Con le proprie epiche gesta, i giocatori si guadagneranno il proprio posto nelle ballate, proprio accanto a Ragnar il Rosso…
Per l’immagine: Darren Geers
Skyrim and its logo are trademarks of Bethesda.All Rights Reserved
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